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AZIONI
Re-imaging Cosenza
COSENZA CITY SCHOOL
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per Approfondimenti sui temi della Rigenerazione Urbana
Re-Imaging Cosenza
visioni dal futuro della città
Comunità e impianto urbano. Trame sociali e architettura. Poetica degli spazi e ingegneria narrativa. Giostra Vecchia, il Laboratorio Urbano di Villa Rendano, cerca, studia e propone soluzioni per il centro storico di Cosenza.
La mission è precisa: recuperare i luoghi e gli insediamenti umani per generare bellezza.
Le Azioni | Creare un cambiamento positivo sul territorio, recuperare i luoghi, smuovere le molte e frammentate comunità. Generare bellezza, facendo leva sui principi della democrazia partecipativa e sull’innovazione sociale, sulla scia di esperienze già maturate a livello internazionale. Contrastare il degrado urbano considerando gli spazi nelle loro diverse sfaccettature: fisico-geografiche, strutturali, architettoniche, ambientali, sociali, economiche, filosofiche, artistiche. Comprendere le relazioni di senso tra manufatti architettonici e trama insediativa. Indagare il rapporto tra comunità e impianto urbano per elaborare nuovi scenari di trasformazione urbana condivisa. Creare un serbatoio di idee e soluzioni per la collettività. Ritrovare – riscoprire, recuperare, rinnovare - la cifra identitaria, il carattere, lo spirito, la poetica della città, valorizzando le vocazioni e i saperi territoriali con il contributo di tutti gli attori della scena urbana. Aprirsi al confronto con altre realtà (quartieri, borghi, città) italiane e straniere.
CAMBIA/MENTI
Azioni di agopuntura urbana per nuovi processi creativi
citylife Visioni digitali di Diego Mazzei
INFO/GRAPHIC
A cura di Giorgia Golia

SpoPOLAMENTO
(REALISTICAmente)
Ma anche con azioni dal grande potenziale rigenerativo, mettendo insieme ingegneria e architettura, antropologia, ambiente e patrimonio culturale e nuovi modelli di trasformazione sociale come strumenti di cambiamento.
Ma il punto di partenza del laboratorio urbano resta la città reale, vera, implacabile... con i suoi muri crepati, i tetti sfondati, cedimenti e macerie. E un'umanità che le somiglia, che resiste ma porta addosso i segni dell'abbondono. Della dimenticanza. Ci poniamo in ascolto.
Andriamo su è giù, dal passato al presente, dal presente al futuro, e qualche volta un salto più lungo da un tempo all'altro. Come su una giostra. Giostra Vecchia, appunto. Ecco cosa ci ha ispirati nel nome. Non solo il quartiere storico e leggendario di Cosenza ma anche lo spazio circolare del gioco: gli esercizi cavallereschi del Medioevo, i giochi popolari e la dimensione avveniristica - luci, suoni, colori - di cui offriamo presagi.
C'è una città surreale, che abita la dimensione del sogno. Pezzi di un centro storico sui quali una nuova immaginazione urbana proietta le forme del futuro. Vogliamo farne una nuova composizione, per dare corpo a una nuova esperienza avvalendoci dell'arte, del racconto, della fantasia.


CO/ESISTENZE
Rilettura di luoghi e personaggi del passato
per costruire la città del futuro
Testi podcast e videoart

Le spezierie
"Dall’ingresso veniva fuori l’odore acre e caratteristico delle diverse spezie e droghe unito a quello di iodio e di etere. E tiravano avanti decorosamente tutte senza farsi alcuna concorrenza e senza gelosia di mestiere. La sera si trasformavano in piccoli cenacoli ed in vivaci ritrovi familiari ove si commentavano i fatti e gli avvenimenti del giorno".
"Visioni e Voci della Cosenza Vecchia", Luigi Rodotà, Pellegrini Editore
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Futuribile
Composizioni
creative
di Stefania
Chiaselotti
sertorio (a) Quattromani
"Il mio paese natale è sempre stato un piccolo insediamento che non ha mai superato la soglia dei millecinquecento abitanti e negli anni Venti del secolo scorso assisteva
impotente alla perdita di quasi un terzo dei residenti costretti dalla fame e dalla miseria a emigrare in America"
"Sertorio (a) quattromani", Ugo Dattis e Paolo Veltri (Pellegrini Editore)
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Futuribile
Composizioni
creative
di Stefania
Chiaselotti
I gran caffè del '900
"Allegro era il “Gran Caffè Gallicchio”al Corso Telesio che passò poi a don Peppino Pranno e quindi all’indimenticabile cav. Renzelli. II Gallicchio aveva due sale: la rossa e la verde così denominate dal colore dei lunghi divani posti in giro lungo le pareti illuminate dal bianco chiarore dell’acetilene. II caffè era frequentato dalle personalità più autorevoli della cultura, della politica e del giornalismo e, nelle ore inoltrate della sera, dagli immancabili viveurs dell’encienne règime: due sa lotti che costituivano il centro della vita intellettuale cosentina".